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martedì 26 febbraio 2013

Cercando Everett Ruess

Cercando Everett Ruess


 Per 75 anni la scomparsa di Everett Ruess è stato uno dei più grandi misteri degli annali dell’avventura. Ma ora, uno scheletro nel deserto, una storia Navajo di un omicidio ed una batteria di analisi genetiche e forensi riusciranno a risolvere il mistero ?
Testo originale di David Roberts - Traduzione di Everett

Escalante Utah, Novembre 1934

     Era una giornata fredda, quel novembre del 1934.
    Tutto il territorio degli Stati Uniti aveva vissuto la Grande Depressione per più di cinque anni, e nessuna città più di Escalante aveva sentito così forte il morso della  povertà.
    Fondato da pionieri mormoni 59 anni prima, il piccolo insediamento nel sud dello Utah, allora una delle città più remote degli Stati Uniti, era stato colpito in estati successive da una epidemia di cavallette che avevano devastato  i raccolti e dalla peggiore siccità in quasi otto decenni.
   Nel tardo autunno, l'arrivo di qualsiasi visitatore ad Escalante era un evento davvero raro. E 'stato tanto più sorprendente, poi, quando videro quel ragazzo magro dai capelli biondi, arrivare da ovest in città, in sella ad piccolo asino e con un altro alla briglia pieno di attrezzatura da  campeggio.
    Il suo nome, come aveva detto alla gente del posto, era Everett Ruess. Veniva dalla California. E anche se aveva solo 20 anni, aveva vagato da solo tutto il sud-ovest americano per la maggior parte dei precedenti quattro anni.

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Novembre 1934

Una rara foto di Escalante nel 1934 in cui è riconoscibile il cinema
    Dei giovani ragazzi di Escalante guardarono per un istante quello strano viandante. Nei giorni successivi, cavalcavano con lui a cavallo lungo i crinali vicini, condividendo la cena cucinata sul falò a base di carne di cervo e patate. Nella sua ultima notte in città, Ruess andò con un paio di ragazzi del posto al cinema locale. Guardarono assieme un film: “La morte prende una vacanza” .
    Poi Ruess cavalcò da solo fuori città, si diresse verso sud-est lungo l’” Hole in the Rock Trail”  verso un altopiano arido che la gente del posto chiama “Il Deserto”.
    Il giorno prima, aveva spedito un'ultima lettera al fratello in California. "Potrebbe passare un mese o due prima che io possa recarmi ancora in  ufficio postale", scrisse Everett, "perché io sto dirigendomi in esplorazione verso sud lungo il fiume Colorado, dove non vive nessuno".
    Ruess preannunciò la sua prossima tappa della sua personale ricerca di bellezza e di avventura. Una settimana più tardi, a 50 miglia da quel punto, fu visto seduto attorno ad un falò assieme ad un paio di pastori di Escalante.
   
    E poi, Everett Ruess, scomparve dalla faccia della Terra…

domenica 24 febbraio 2013

La Moleskine e l'Arte del Viaggiare


     La Moleskine, uno dei modi che amiamo per iniziare un Viaggio Emozionale - un taccuino fitto di pagine vuote, che sta in poco spazio e si può portare ovunque. Ci piace per annotarci i luoghi che ci hanno colpito, le persone che abbiamo incontrato, disegnarci i panorami che abbiamo osservato.
    Ci possiamo scrivere sopra, lo possiamo usare per farci lasciare un messaggio ed un augurio da chi abbiamo incontrato, ci possiamo incollare qualcosa sopra per non dimenticarlo, perchè è un oggetto analogico, non digitale, è reale non virtuale, non si formatta, non si danneggia. Quando la riportiamo a casa la Moleskine ci ridà indietro tutto quello che le abbiamo fatto vivere, e ci parla nuovamente dei luoghi che abbiamo visto. A volte conserva anche qualche ricordo delle strade che le abbiamo fatto attraversare, come i granelli di sabbia che poi soffiamo a casa nell'interno delle pagine.
    E l'elastico che chiude il bordo rilegato è un po' come la chiave della nostra cassaforte, ne svela i segreti solo su prenotazione. E' uno scrigno privato ma che si concede volentieri alla rilettura nostra e dei nostri amici più cari. 
    La Moleskine ci parla con il nostro linguaggio, è come l'amico che ci capisce subito prima che gli parliamo, e poi non ci critica, non ci giudica, non ci interrompe durante il viaggio. Sta accanto a noi discreta e silenziosa, si concede solo quando la desideriamo, viene da noi solo quando ne abbiamo bisogno e la chiamiamo. 
    La Moleskine che ha viaggiato tanto è un po' sdrucita, ha i bordi spelacchiati, il dorso giallino, qualche pagina arrotolata dalla pioggia... ma è felice perchè ne è nobilitata, contiene l'anima del viaggio e del viaggiatore, ne impersonifica la memoria - e quando la riapriamo l'emozione è quella di riosservare la foto della scuola, l'emozione del primo bacio, o le parole del libro che abbiamo più amato.
     La mia prima Moleskine forse non so più dove si trova... ma se la riesco a ritrovare sono sicuro che mi darà tutte le emozioni di quando l'ho resa viva scrivendoci la mia vita ed i miei primi viaggi...


Nasce il blog "Emotions of America"

Emotions of America

      Il viaggio visto come un grande Percorso Emozionale - ed ogni miglio fatto sulla strada od in appassionanti trails vissuto come una nuova scoperta ed un nuovo messaggio da cogliere. Inoltre un luogo speciale per scoprire e comprendere l'essenza dell' "On The Road" che è quella sottile disposizione alla fuga che è dentro ciascuno di noi e che ci spinge oltre, ed a volte fino all'estremo dei nostri limiti, per raccogliere fino all'ultima immagine, odore, sensazione.    
    Un viaggio fatto per raccogliere la bellezza delle sconfinate strade Americane, degli off-roads più spettacolari, per rivivere le emozioni della Grande Natura, delle Città, dello "Spirit of America" che è dentro molti di noi, o che, senza che noi neanche ce ne accorgiamo, è silente ed ha solo bisogno di essere risvegliato. 
     
      Un viaggio per iniziati e per chi vuole iniziare, non da turista, ma da Viaggiatore Emozionale, ed un viaggio per tornare a casa con molti più rimorsi e tante più emozioni di quando si era partiti. Contenuti originali, foto esclusive, luoghi imperdibili oppure visti sotto una luce diversa, questa è la linea editoriale di "Emotions of America".
    E poi spunti, idee di viaggio, testimonianze speciali, racconti dal campo, immagini che toccano l'anima. Contributi sapienti di chi è stato nei luoghi ed avendoli conosciuti li ha amati. Un po' resoconto ed un po' racconto, un po' romanzo ed un po' poesia, ma sempre con tutta l'emozione e la passione dentro che riusciremo a metterci. 

      Mi aiuteranno a creare ed aggiornare questo taccuino interattivo grandi viaggiatori ed attenti testimoni dei luoghi che attraverseremo - non sarà un forum, non sarà un luogo dove costruire un itinerario, ma una moleskine a cui togliere l'elastico ogniqualvolta dovremo attingere una idea di viaggio, quasi un luogo magico e segreto per "accendere la scintilla" o mantenere viva la fiamma del viaggio.

    Quindi benvenuti su "Emotions of America" ! Allacciate bene la vostra anima... con noi viaggerete lontano ed altrove...