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martedì 26 febbraio 2013

Cercando Everett Ruess

Cercando Everett Ruess


 Per 75 anni la scomparsa di Everett Ruess è stato uno dei più grandi misteri degli annali dell’avventura. Ma ora, uno scheletro nel deserto, una storia Navajo di un omicidio ed una batteria di analisi genetiche e forensi riusciranno a risolvere il mistero ?
Testo originale di David Roberts - Traduzione di Everett

Escalante Utah, Novembre 1934

     Era una giornata fredda, quel novembre del 1934.
    Tutto il territorio degli Stati Uniti aveva vissuto la Grande Depressione per più di cinque anni, e nessuna città più di Escalante aveva sentito così forte il morso della  povertà.
    Fondato da pionieri mormoni 59 anni prima, il piccolo insediamento nel sud dello Utah, allora una delle città più remote degli Stati Uniti, era stato colpito in estati successive da una epidemia di cavallette che avevano devastato  i raccolti e dalla peggiore siccità in quasi otto decenni.
   Nel tardo autunno, l'arrivo di qualsiasi visitatore ad Escalante era un evento davvero raro. E 'stato tanto più sorprendente, poi, quando videro quel ragazzo magro dai capelli biondi, arrivare da ovest in città, in sella ad piccolo asino e con un altro alla briglia pieno di attrezzatura da  campeggio.
    Il suo nome, come aveva detto alla gente del posto, era Everett Ruess. Veniva dalla California. E anche se aveva solo 20 anni, aveva vagato da solo tutto il sud-ovest americano per la maggior parte dei precedenti quattro anni.

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Novembre 1934

Una rara foto di Escalante nel 1934 in cui è riconoscibile il cinema
    Dei giovani ragazzi di Escalante guardarono per un istante quello strano viandante. Nei giorni successivi, cavalcavano con lui a cavallo lungo i crinali vicini, condividendo la cena cucinata sul falò a base di carne di cervo e patate. Nella sua ultima notte in città, Ruess andò con un paio di ragazzi del posto al cinema locale. Guardarono assieme un film: “La morte prende una vacanza” .
    Poi Ruess cavalcò da solo fuori città, si diresse verso sud-est lungo l’” Hole in the Rock Trail”  verso un altopiano arido che la gente del posto chiama “Il Deserto”.
    Il giorno prima, aveva spedito un'ultima lettera al fratello in California. "Potrebbe passare un mese o due prima che io possa recarmi ancora in  ufficio postale", scrisse Everett, "perché io sto dirigendomi in esplorazione verso sud lungo il fiume Colorado, dove non vive nessuno".
    Ruess preannunciò la sua prossima tappa della sua personale ricerca di bellezza e di avventura. Una settimana più tardi, a 50 miglia da quel punto, fu visto seduto attorno ad un falò assieme ad un paio di pastori di Escalante.
   
    E poi, Everett Ruess, scomparve dalla faccia della Terra…



Maggio 2008 – Storie di indiani nel New Mexico

    Era un caldo giorno di maggio 2008. Daisy Johnson era venuta dalla sua casa a Farmington, nel New Mexico, a Shiprock a visitare suo fratello minore, Denny Bellson. E per raccontargli una storia che non aveva mai sentito prima, una storia a proposito del loro nonno, Aneth Nez, una storia che ebbe luogo nei lontani anni ’30.
    La Johnson, che compiva a maggio 56 anni, era una donna turbata. Un anno prima, le era stato diagnosticato un cancro alle ovaie. Aveva subito un ciclo di chemioterapia che le aveva provocato nausea e caduta dei capelli, e sembrava che il tumore fosse stato debellato. Ora, proprio nelle settimane scorse, quel male era tornato. Questa volta la Johnson, una donna tradizionale Navajo, era andata a consultare uno stregone.
    "Lui mi ha detto tutto questo è successo per colpa di nostro nonno," disse la Johnson al fratello.
   Aveva come intuito in un flash che lo stregone non si sbagliava. Ma che cosa sapeva lei di più relativamente a suo nonno ?

    Denny Bellson vive nella riserva Navajo, proprio sulla US Highway 191, non lontano da dove lui e sua sorella erano cresciuti, e dove il loro nonno, Aneth Nez, aveva vissuto.
    Quel Maggio aveva ascoltato la storia raccontata da sua sorella, in un silenzio elettrizzato.
    "Molto tempo fa", disse Denny a sua sorella, "il nonno era seduto lì sul bordo del Comb Ridge [una formazione di arenaria che attraversa il confine tra Utah e Arizona]. Per alcuni giorni ha visto questo ragazzo, era un vero e proprio giovane anglosassone , cavalcare su e giù per il canyon dove lui si trovava. Il ragazzo aveva due muli, quello che cavalcava ed un altro che usava per il trasporto. E gli parse che lui stesse cercando qualcosa.”
 
    Un giorno, secondo la Johnson, Nez ha visto il giovane da basso nel letto del fiume, solo che questa volta stava urlando e scappando via velocemente.
    Nez esaminò il letto secco del torrente lì sotto e vide tre indiani Ute che stavano inseguendo il ragazzo. "
    “Lo hanno raggiunto e colpito alla testa facendolo cadere da sella", ha raccontato. "Poi lo hanno lasciato lì, portando via i muli e qualsiasi altra cosa il ragazzo aveva con sè".

    Mentre guardava lo svolgimento della scena, Nez era rimasto in disparte, fuori dalla visuale dei tre indiani. Per secoli gli Ute, che vivono a nord del fiume San Juan  erano stati nemici feroci dei Navajo, la cui patria era invece a sud del fiume. Ancora nel 1930, le tensioni tra i gruppi di tanto in tanto scoppiavano in violenza. E la fattoria di Nez, era solo a pochi chilometri dalla frontiera etnica.
    Quando gli Ute se ne furono andati, Nez scese di circa 300 metri dal Comb Ridge fino al letto del Chinle Wash. Il giovane era morto da tempo; Nez si avvicinò a lui.
    Piuttosto che ricercare un luogo di sepoltura che fosse in vista, nel letto del wash,  l’uomo Navajo  trainò il suo corpo fino alle pieghe rocciose della cresta,  sul dorso del suo cavallo.
   "Nonno aveva un bel po’ di sangue addosso", disse la Johnson. "Questo è quello che lo ha fatto poi ammalare più tardi”
   Poi Aneth Nez seppellì il ragazzo lassù, sulla cresta rocciosa.


Un segreto ben nascosto

Davis Gulch, UTAH, luogo della probabile scomparsa di Everett Ruess
    Per più di tre decenni, Aneth Nez non aveva riferito a nessuno di questo episodio oscuro del suo passato. Poi, nel 1971, all'età di 72 anni, anche lui si era ammalato di cancro. Nez pagò uno stregone per diagnosticare la sua malattia.
    “Lo stregone gli aveva detto," ha ricordato Daisy Johnson, "'che lui non aveva niente da fare in giro con quel corpo'".
    Lo stregone quindi disse a Nez detto che l'unico rimedio che poteva esserci per curare il suo cancro poteva essere quello di recuperare una ciocca di capelli dalla testa del giovane che aveva sepolto decenni prima,  e quindi di utilizzarlo in una cerimonia sacra di purificazione della durata di cinque giorni. "Avevo 19 anni", ha detto la Johnson. "Ero a casa per l'estate. Questa è stata la prima volta che sentii parlare del tizio che gli Ute avevano ucciso laggiù nel Chinle Wash”.

    La Johnson guidò il nonno Nez verso il Comb Ridge a bordo di un pick-up. Attese nel veicolo per due ore, immaginando che  suo nonno fosse in ricognizione sull terreno o magari anche a pregare ed a  prepararsi. Poi lo vide tornare al pick-up a mani vuote.
    Più tardi, Nez tornò indietro a Comb Ridge assieme allo stregone che aveva contattato. Questa volta aveva recuperato una ciocca di capelli dalla tomba dove era sepolto il ragazzo. Durante la cerimonia sacra di purificazione,  disse la Johnson, lo stregone cosparse quella ciocca di capelli con la cenere, "così non potrà più dar fastidio al mio paziente di nuovo !". Alla fine dei cinque giorni, lo stregone sparò alla ciocca di capelli con una pistola, per distruggerla completamente.
    "E poi il nonno guarì," disse Daisy Johnson. "E visse bene altri dieci anni".
   
    Mentre ascoltava la sua storia, Bellson si rese conto che la tomba doveva trovarsi non lontano dalla casa che aveva costruito nel 1993. Tredici anni più giovane di sua sorella, Bellson aveva mantenuto uno stretto legame con la terra su cui era cresciuto.
    E fu colto da una strana ansia di trovare la tomba dove Nez aveva seppellito il quel giovane anglosassone negli anni ’30.
    Diverse settimane dopo, Bellson andò a Farmington per vedere sua sorella. Portò con sé una mappa topografica USGS. "Ho cercato di convincerla a mostrarmi dove aveva parcheggiato il pick-up quando era con il nostro nonno", Bellson mi ha detto più tardi. "Quando gli ho mostrato la carta, ha riconosciuto una Y nella strada vicino alla casa colorata di Rock Woman's. In quella occasione mi diede le giuste indicazioni".
   
    Nel corso delle settimane seguenti, Bellson, un falegname artigiano, trascorse il suo tempo libero a Comb Ridge, cercando in ogni angolo e fessura lungo il Ridge. Poi, un giorno, in un crepaccio oscuro appena sotto la cresta del Comb Ridge, trovò una tomba. Bellson si accorse subito che la persona le cui ossa giacevano in quella tomba improbabile era stata sepolta in fretta, e forse sotto l’effetto di una grande paura.
   
    Bellson, che era un uomo anche di lui di strette tradizioni Navajo, non toccò nulla.
    Quando tornò a casa, chiamò la Johnson. "Ho trovato la tomba !", le disse.

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L'articolo originale del 1934 che parla della scomparsa di Everett Ruess
    Dopo la scomparsa di Everett Ruess, nel novembre del 1934, circa quattro mesi passarono prima che qualcuno organizzasse una ricerca. L'allarme fu dato solo dopo che i genitori di Everett Ruess, in California, ricevettero un pacchetto di loro lettere indirizzate al loro figlio, e ritornate come non ritirate.
    A cavallo, un gruppo di uomini di Escalante cominciarono a cercare nel Deserto, dove Everett si era seduto accanto al fuoco con i pastori a novembre. Dopo diversi tentativi, entrarono nel Davis Gulch attraverso un vecchio sentiero di bestiame.
    Secondo lo storico dello Utah WL Rusho, autore di “Everett Ruess: un vagabondo per la bellezza”, i cercatori avevano scoperto un improvvisato recinto dove Everett aveva confinato i due asini, ancora ben grassi ed in salute. Sulla recinzione gli uomini trovarono una briglia, una cavezza, ed una  corda.  
 
    In una nicchia vicino alla rupe di arenaria scoprirono poi delle lattine vuote, ebbero l’impressione di notare la sagoma di un sacco a pelo nella polvere, e videro numerose impronte. Ma nonostante l'intensa ricerca su e giù per il Davis Gulch, i cercatori non scoprirono mai né l’ attrezzatura da campeggio di Ruess, né il kit per cucinare, o le sue forniture di prodotti alimentari, né tantomeno il suo kit per dipingere ed il suo diario, cose  che egli scrupolosamente conservava in ogni viaggio.

    Per decenni, decine di viaggiatori sono scomparsi nei territori del sud-ovest, ed i loro resti sono stati trovati raramente. Il mistero dalla loro sparizione di solito dura solo un paio di settimane sui giornali.
   Ma la scomparsa di Everett Ruess ha dato inizio a quello che può essere chiamato “un culto”. Nei bar dalla California al Colorado, la semplice menzione della sua storia non poteva mancava di provocare più di un acceso dibattito sulle possibili modalità che aveva incontrato il suo destino.

   Nel 1940 una piccola casa editrice della California aveva pubblicato “On Desert Trail with Everett Ruess”, un bel collage di estratti da lettere spedite a casa del giovane, di sue poesie e saggi, insieme ad acquerelli e incisioni xilografiche. E 'stato il primo di sette libri, insieme a due film documentari, di cronaca sulla vita e sulla scomparsa dell’esploratore. Poi, nel 1996, Jon Krakauer dedicò dieci pagine di “Into the Wild” ad Everett Ruess. Krakauer vide nel viandante l'anima gemella di Chris McCandless, il viaggiatore condannato giovane che era morto di fame nella steppa a nord di Denali.  
    Dopo ”Into the Wild” il culto di Everettl Ruess è salito alle stelle.
    Per ora, Ruess è emerso come tema di canzoni pop, come icona di T-shirt per l'avventura, e come il santo patrono di un festival delle arti che si tiene ogni settembre ad Escalante.

    Ruess "vive", mentre altri viandanti scomparsi sono svaniti dalla memoria per diversi motivi, primo fra tutti il fatto che la sua intensa passione per il deserto risuona profondamente assieme all’anima di ogni idealista romantico che aspira a fuggire. Nella sua fuga da tutte le cose sicure, familiari e domestiche, Ruess si pone come la controparte reale di Jack London ed Huck Finn di Mark Twain.
    Scomparve, inoltre, con il suo sogno intatto, e con la sua ricerca dolorosamente incompiuta.

   In decine di lettere inviate a casa, la scrittura di Ruess vola con rapsodiche, ed anche grandiose,  suggestioni del deserto: "Ho visto più bellezza di quanto uno possa sopportare". Ma i suoi voli estetici sono bilanciati da un senso di disperazione e spesso da una premonizione di morte imminente.  
  "Devo considerare la mia breve vita piena di eventi interessanti", ed aveva scritto a suo fratello da un avamposto dell’ Arizona all'età di soli 17 anni. "Andrò in qualche posto selvaggio, in un luogo che ho conosciuto e amato. E non ritornerò più. "

    Come molti adolescenti, Ruess era convinto che era destinato a vivere una vita solitaria tutta la vita.
   "I miei amici sono stati pochi", aveva scritto a un confidente nel 1931, "perché sono una persona bizzarra."
    Pochi giorni prima del suo arrivo in Escalante, scrisse a suo fratello: "Mi sono fermato qualche giorno in una piccola città mormone e mi ha deliziato lo spettacolo di vita familiare, di funzioni in chiesa, di danze. Se fossi rimasto più a lungo mi sarei innamorato di una ragazza mormone, ma penso che forse è meglio che ciò non sia successo. Sono diventato un po’ troppo diverso dalla maggior parte del resto del mondo ".

    In contrasto con la sua scrittura, le xilografie di Ruess ed i suoi dipinti sono sorprendentemente semplici e vivaci, condensando il paesaggio in un paio di elementi in grassetto in una tessitura minimalista  giapponese: un paio di cipressi sballottati dal vento, un contrafforte di arenaria che si spinge verso il cielo. (Il logo del festival artistico di Escalante è la silhouette di Ruess in un giovane che spinge due asini via verso l'ignoto.)
 
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   Nel 1942 l'autore Wallace Stegner delineò Ruess, dandoci una parola definitiva sulla sua eredità duratura: Cosa Everett è stato dopo, è stato solo bellezza, ed ha ideato la bellezza in termini piuttosto romantici. Potremmo essere tentati di ridere della stravaganza della sua bellezza-culto se non ci fosse qualcosa di quasi magnifico nella sua dedizione a senso unico ad essa. . . . Se ridiamo di Everett Ruess dovremo ridere di John Muir, perché c'era poca differenza tra loro, tranne l'età.

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Un acquerello di Everett Ruess - Grand Canyon
   Nel maggio del 2008 né Daisy Johnson né Denny Bellson avevano mai sentito parlare di Everett Ruess. Dopo aver ascoltato la straordinaria storia di sua sorella a proposito di Aneth Nez, Bellson cercò su Google "Persone scomparse + Arizona / Utah + 1930."
    E 'stato solo allora che incontrò la storia del viaggiatore romantico che era scomparso vicino a Escalante nel 1934. Le somiglianze con il racconto sconvolgente di Aneth Nez erano troppo sorprendenti per essere ignorate.
    Pochi giorni dopo la sua scoperta Bellson accompagnò il suo amico Vaughn Hadenfeldt verso il luogo di sepoltura. Solo una guida naturalistica con sede a Bluff, Utah, ed il mio compagno di escursioni di lunga data, Hadenfeldt, conoscevano la storia di Ruess nei dettagli. Il giorno dopo mi richiamò: "Potrebbe essere una sepoltura Navajo", mi ha segnalato. "Ma c'è qualcosa di molto strano a riguardo". (Hadenfeldt conosce bene la pratica comune Navajo di seppellire un corpo, insieme ad alcuni beni preziosi, in una fessura naturale nella roccia.) Poi Hadenfeldt trasmise i particolari della storia di Aneth Nez, come la Johnson li aveva raccontati a Bellson.
 
    Finchè, una volta terminato il racconto, il dado era tratto. Non avevo mai incontrato Bellson, ma Hadenfeldt aveva parlato molto della sagacia del suo amico a proposito della conoscenza delle leggende locali. Ho deciso che dovevo mettere fuori la testa personalmente e vedere cosa stava effettivamente succedendo lungo il Comb Ridge.
    Prima che potessi arrivare nello Utah, tuttavia, Bellson aveva chiamato l'FBI a Monticello. Se per qualche remota possibilità la tomba era proprio quella di Everett Ruess o di qualche altro angloamericano che era stato ucciso dagli indiani Ute, quella era quindi una scena del crimine.  
    Temendo di aggirare la legge, Bellson si era sentito in suo dovere di informare le autorità.
   Ho chiamato l'agente speciale Rachel Boisselle, che ha lavorato nell’ufficio di Monticello. Al telefono mi sembrò amichevole. Anche lei non aveva mai sentito parlare di Everett Ruess, così la informai di questa storia che durava da 75 anni. Boisselle stava progettando di visitare il sito con Bellson nel giro di pochi giorni. Ma era chiaramente scettica. "Denny's ci ha già trascinato in un altro posto giù vicino Poncho House dove ha trovato delle ossa che escono dal terreno," mi disse. "Quando siamo arrivati, abbiamo potuto vedere subito che si trattava di una madre Anasazi e di un bambino. 
    Ed abbiamo ricoperto le ossa "

    La storia di Ruess ha  comunque chiaramente intrigato Boisselle. "Puoi essere sicuro che tratteremo di questa nuova sepoltura con il massimo rispetto", mi disse prima di riattaccare. "Non vogliamo toccare assolutamente niente."
    Poi ho telefonato ad un altro amico, Greg Child, che vive a Castle Valley, Utah. Nel 2004 Child, Hadenfeldt, ed io avevamo percorso in tutta la sua lunghezza il Comb Ridge. Come abbiamo poi realizzato, eravamo arrivati in un centinaio di yarde della tomba senza avere la più pallida idea che ci fosse qualcosa di interessante proprio sopra di noi, sul bordo, alla nostra destra.
    Child ci ha guidato giù a Bluff e trovò Bellson, che lo portò fuori sul Comb. "Alla tomba Denny non toccò neanche una cosa," mi disse Child successivamente. «E prima di uscire, mi ha fatto lavare le mani in una sorgente. Ho dovuto lavarle più e più volte prima di Denny mi permettesse di tornare nel suo camion."

    In quel luogo Child  passò un'ora a fotografare la sepoltura. Fuori dal crepaccio Bellson aveva trovato una staffa di legno, brandelli di pelle, e la sagoma di una sella con un pomello di ferro arrugginito. Appena dentro il crepaccio, giaceva a terra una cintura di cuoio nero decorato con borchie di metallo. Curiosamente, la cintura era allacciata,descriveva come un cerchio chiuso ma vuoto.
   Del corpo parzialmente sepolto, la caratteristica più sorprendente era la parte superiore del cranio, intatto ma fragile, sporgente dalla polvere, quasi come se la vittima fosse in posizione seduta. Sia Bellson che Child, osservarono una ammaccatura nella parte posteriore del cranio, indicativa di un colpo mortale.
 
 
    Le foto di Child, si è scoperto dopo, avrebbero fornito l'unica documentazione accurata del luogo di sepoltura prima che il team dell’ FBI entrasse per sconvolgerlo  completamente.
   A Bluff l’estate scorsa ho incontrato Denny Bellson. Quarantatre anni, aveva un contegno tranquillo, ma come ebbi modo di accorgermi, una specie di allerta che lo aveva preso in ogni sfumatura del suo carattere Di corporatura media, con capelli scuri screziati di grigio e un paio di baffi spioventi che cadevano dagli angoli della bocca, mi aveva strizzato gli occhi attraverso le lenti senza montatura, come quelle di un professore.

Uno dei disegni di Everett Ruess
    Con Hadenfeldt siamo andati a sud sulla Highway 191, poi abbiamo girato ad ovest su una strada sterrata. Bellson prese una biforcazione dietro l'altra fino a che i sentieri, di ramificazione in ramificazione, si esaurirono in tracce vestigiali sulla roccia. "Quando ero un ragazzino", ha detto, "avevo chiesto a mio padre: 'Ma si vive là fuori?'", indicando  attraverso il parabrezza il brullo plateau davanti a noi. "Papà ha detto, 'No. Tu vai là fuori e cadi poco lontano in un canyon più grande. Ho sempre pensato che fosse come la fine del mondo ".
    Infine abbiamo parcheggiato il camion ed  iniziato le escursioni. C’erano 96 gradi e senza vento, e in pochi minuti la mia faccia ed il petto erano coperti di sudore.
    Arrivammo sul bordo. Ora Bellson scese di un livello, girò intorno a poche curve, poi si fermò davanti ad una crepa nel terreno talmente anonima che non avrei nemmeno preso la briga di cercarla apposta.
 
   "Chi ha accumulato così quelle rocce?" Hadenfeldt chiese, indicando un assemblaggio che copriva circa sei piedi di crepaccio.
   "L’FBI", rispose Bellson.

   Come tirammo su le pietre che camuffavano la tomba, Hadenfeldt iniziò a gemere, mentre io maledii ad alta voce, dopo aver visto le foto di Child del sito prima che i federali fossero arrivati quassù. "Ma che diavolo hanno fatto?" Ho chiesto.
   Con una voce impassibile, Bellson descrisse la sua uscita una settimana prima con l'FBI. La squadra era composta da Boisselle, due investigatori penali Navajo, e lo sceriffo della contea di San Juan  che aveva invitato i suoi tre figli adolescenti con lui. "Uno degli CIs ha cercato di sollevare il cranio", Bellson raccontato, "e si ruppe in pezzi. La donna dell’ FBI decise subito che era una sepoltura Navajo. Hanno agito come se fossi io a sprecare il loro tempo".
    Sono stato a guardare la tomba profanata. Il telaio della sella, la staffa, e le cose che Bellson aveva inizialmente trovato sul bordo di fronte alla crepaccio erano stati incastrati nello spazio stretto, danneggiando ulteriormente lo scheletro. Quando ebbero finito, la squadra, compresi gli adolescenti,  aveva accumulato le pietre per nascondere la tomba.
  "Sembra che pensassero di essere ad un dannato picnic," mormorai.
   Bellson sorrise. "Sembrava proprio”
  "Sei stato lì seduto a permettere a loro di fare questo?"
  "Non toccava a me. Loro sono l'FBI ".

    Ci sedemmo sui massi vicini, osservando le macerie. Mi asciugai la fronte con una bandana.    
   "Sento l'odore di quelle ossa," ha detto Bellson. Io non riuscivo a sentirlo, ma Hadenfeldt annuì.  
   "Avrei potuto sentire l’odore 'quando sono arrivato qui la prima volta," Bellson aggiunse.
   "Come hai fatto a trovare la tomba?" Ho chiesto.
   "Ero qua, dietro quell’angolo". Bellson indicò a nord. "Ho visto parte della sella. Questo mi ha portato al crepaccio "
   "E 'stato eccitante?"
   "No. Spettrale ! ".
 
La Mappa della Regione di Davis Gulch
    Dieci anni fa, su incarico per la prima edizione di ADVENTURE ho passato mesi alla ricerca di indizi per il mistero Everett Ruess. Ad un certo punto, pensavo di aver risolto il puzzle, scoprendo anche un tumulo di terra che ho pensato che poteva essere stata la tomba di Ruess. Ma con il tempo e la distanza, ho dovuto ammettere, come WL Rusho disse nel 1983, che il destino di Ruess è rimasto irrisolti e forse irrisolvibile.
   Per far sì che il luogo di sepoltura di Comb Ridge fosse quello di Everett Ruess, un paio di problemi di logica dovrebbero essere risolti. Il più fastidioso ha a che fare con gli stessi asini. Come Rusho ha riportato, i cercatori di marzo 1935 avevano affermato di aver trovato gli animali da soma di Ruess a  Davis Gulch. Perché gli Ute avevano allora rubato i due asini a Chinle Wash, solo per riportarli a 60 miglia di distanza in un canyon laterale nei pressi del fiume Escalante?

   Se gli animali trovati a Davis Gulch non erano quelli Ruess, tuttavia, il problema svanisce. Infatti, nel 1999, avevo portato alla luce alcune contraddizioni che rendevano la storia di Rusho circa gli asini inaffidabile. Secondo lo storico, dopo che il team di ricerca recuperato gli animali da soma, un uomo, Gail Bailey, li aveva ricondotti ad Escalante e portati al pascolo su una montagna vicina.
    Ma quando ho parlato con i  veterani di Escalante, 16 anni dopo che Rusho aveva fatto le sue ricerche, mi fu detto più e più volte che Bailey aveva trovato gli asini da solo, prima che la ricerca fosse stata addirittura organizzata. Bailey, che morì nel 1997, aveva evidentemente mentito a Rusho.   
   Nessuno con cui ho parlato potrebbe verificare che nessuno, tranne Gail Bailey, aveva mai visto gli asini, e così nessuno poteva essere certo che le bestie da soma (se fossero esistite) era appartenute veramente a Ruess.
   Questo aiuta a risolvere il secondo enigma: il fatto che Ruess avrebbe dovuto coprire più di 60 miglia in linea d'aria tra Davis Gulch e Comb Ridge, forse 90 miglia come un escursionista farebbe per la sua strada. In quattro anni di esplorazione del Sud-Ovest, Ruess non era mai stato conosciuto per allontanarsi molto dai suoi animali da soma. Ma se lui aveva preso il suo asino con sè, non c'è niente di improbabile di quel viaggio finale verso est. Il giovane aveva una volta fatto 400 miglia a cavallo di un asino in sole sei settimane.

   Una serie di graffiti lasciati da Ruess possono fornire una conferma sorprendente di questo ultimo viaggio. Come Chris McCandless, che nei suoi ultimi anni si è dato lo pseudonimo di Alexander Supertramp, Ruess giocava con gli pseudonimi. Per un po 'nel 1931, ha firmato le sue lettere "Lan Rameau", mentre ha trasferito il nome di "Everett" a uno dei suoi asini. Nello stesso anno, è diventato "Evert Rulan." A valle del recinto degli asini a Davis Gulch, i ricercatori nel 1935 ha trovato due iscrizioni, una sul fronte di un granaio Anasazi, l'altro sotto un pannello di pittogramma. Con scritto: NEMO 1934.

    Il padre di Ruess interpretò l'alias come una allusione comune ad di astuzia di Ulisse di che si fa chiamare Nemo (dal latino "nessuno") quando i suoi si trovarono intrappolati nella grotta del Ciclope, ed al capitano Nemo di Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari, uno dei libri preferiti di Ruess . (Le iscrizioni oggi sono andate perse, perché si trovano sotto le acque del lago Powell.)
 
    Più di tre decenni dopo, l’allevatore Ken Sleight, che era rimasto affascinato dal mistero di Ruess, ha scoperto un'altra iscrizione NEMO scolpita nel muro di fango di un granaio Anasazi a Grand Gulch, 45 miglia a est di Davis Gulch. Per quanto si sapeva, Ruess non aveva mai esplorato il Grand Gulch.
   Hadenfeldt ed io abbiamo fatto un'escursione nel granaio a guardare l' iscrizione del 1999. Da allora era svanita  e quasi illeggibile, ma Hadenfeldt, un esperto nella lettura delle firme storiche, ha visto le quattro lettere maiuscole nel fango. La "N" allargata e la  "M" concava erano identici a quelli nelle foto da Davis Gulch, che sono stati pubblicati una decina di anni dopo la scoperta di Sleight's. Il NEMO di Sleight non era chiaramente un graffito copia.

   Dal momento che Ruess aveva appena iniziato a firmarsi NEMO alla fine del 1934, l'iscrizione di Grand Gulch dimostra che egli aveva vagato in quel luogo dopo avere scolpito il suo nome a Davis Gulch? E se è così, era sulla strada per Chinle Wash? Un commento nell’ultima lettera di Ruess ai suoi genitori, scritta l’11 novembre 1934, combacia straordinariamente con questo itinerario: "Io vado a sud verso il fiume [Colorado] adesso, attraverso alcune terre piuttosto selvagge.   
   Non so ancora se andrò attraverso Smokey Mountain a Lee's Ferry e poi a sud, o se io cercherò di attraversare il fiume al di sopra del San Juan. L'acqua è molto bassa quest'anno." Qualsiasi rotta avrebbe lanciato Ruess dritti sulle tracce di Grand Gulch e di Chinle Wash”.
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   Ormai ero stato conquistato. Mi misi in contatto con Brian Ruess, nipote di Everett, che viveva in Oregon, nato troppo tardi per avere incontrato il vagabondo scomparso. Il fratello maggiore di Everett, Waldo, aveva continuato una ricerca incessante per risolvere il grande mistero. Anche prima della morte di Waldo nel 2007, suo figlio Brian ed i suoi tre  fratellastri avevano raddoppiato le ricerche. Nel corso dei decenni, la famiglia aveva messo in campo decine di indizi, piste e teorie, nessuna delle quali  fu risolutiva.  Erano diventati stanchi e scettici sul fatto che nuovi elementi di prova potessero arrivare alla luce.

    Dopo la mia lunga conversazione telefonica con Brian, tuttavia, ha subito informato via email i suoi fratellastri. "Non è strana questa cosa ?" aveva commentato nella sua missiva.
   Lui, abilmente sintetizzata la storia di Bellson, Johnson e Aneth Nez, sottoscrisse, "Affascinante!"

   C'era un modo per provare o smentire se le ossa che Bellson aveva scoperto nella fessura di Comb Ridge potessero essere quelle di Everett Ruess? Che dire del DNA?

   Ho contattato Bennett Greenspan, presidente del DNA Family Tree, una società texana che ha collaborato con la National Geographic Society. Ancora una volta ho raccontato la storia bizzarra che Daisy Johnson mi aveva detto. Dopo una pausa, Greenspan mi ha dato una risposta. Era difficile, molto difficile, ma con il giusto paio di campioni e il lavoro di laboratorio del tipo più sofisticato, Family Tree potrebbe essere in grado di dimostrare una corrispondenza. O dimostrare una mancata corrispondenza.
   Se dovessimo mai sondare il mistero più profondo, recuperando un campione di DNA dallo scheletro di Comb Ridge, per esempio, questa era una cosa che doveva essere fatta con la massima delicatezza e attraverso i canali adeguati. Nelle nostre diverse visite al sito, Hadenfeldt, Bellson, ed io non avevamo nemmeno toccato neanche un singolo osso. Se "fare scherzi con la morte" è stato un tabù terribile Navajo, sarebbe profanazione flagrante per noi a disturbare quella che potrebbe essere una sepoltura dei nativi americani.
   Prima di partire per lo Utah, mi ero messo in contatto con Ron Maldonado, l'archeologo di vigilanza della sezione Risorse Culturali della Nazione Navajo, con sede a Window Rock, Arizona. Maldonado è stato immediatamente affascinato ed allo stesso tempo prudente. Lui accettò, però, di uscire al sito con noi e dare un'occhiata in giro. Maldonado, ho imparato, era sposato con una Navajo, e aveva una grande esperienza di sepolture nei crepacci all’interno della Riserva.

   Hadenfeldt, Bellson, ed io abbiamo incontrato Maldonado al negozio di caffè e generi alimentari che si trova nel villaggio di Mexican Water, in Arizona. Con Bellson che apriva la strada, ancora una volta guidammo per il dedalo di strade che si affaccia sul pianoro di Slickrock, poi camminammo fino al rim. La giornata era calda come la nostra  precedente escursione, e la mia bocca era riarsa già molto prima del nostro arrivo.

   L'agente dell'FBI Boisselle aveva chiamato Maldonado prima di uscire al Comb, e gli avevo trasmesso le foto di Child sulla tomba, come erano quando  Bellson la trovò. Ora, come Maldonado ebbe sbirciato nel crepaccio, fece un lungo respiro. "Rachel mi aveva promesso che non avrebbero mosso niente," ha detto. "Questo me lo segno”  Delicatamente tolse la sella e le altri artefatti dalla fessura. "In una scena del crimine", ha detto, "non si spingono le cose nella tomba."
   Per l’ora successiva, disteso goffamente su un fianco e sudando copiosamente, Maldonado raggiunse il crepaccio e sapientemente utilizzò una cazzuola per raccogliere lo sporco dalle ossa. Ha anche evitato di toccare qualsiasi parte dello scheletro. Invece, ha studiato il suo layout. Come aveva fatto due giorni prima, Bellson si sedette ad una decina di metri di distanza, a guardare e dire poco.

  Dopo un po', Maldonado ha commentato: "E' sicuramente un teschio full-size. Ma è ancora in crescita. Sembra un ragazzo di 20 anni ". E molti minuti dopo:". Lui non è rivolto verso est. Per quanto posso dire, è rivolto a sud-ovest. Se era una sepoltura Navajo, sarebbe stata esposta a est. "
   Più tardi ancora: "E 'solo che non ha l'aspetto di una sepoltura Navajo. Avrebbero messo la sella nel crepaccio con lui ".

   Bellson parlò. "Avrebbero ucciso anche il cavallo. Colpito con un'ascia, e lasciato il manico della scure nella tomba.”

   "Odorano le ossa?" chiese Bellson
 
   Maldonado si mise a sedere, con la cazzuola in mano. "Già. Puoi odorarle anche quando hanno un migliaio di anni. L’odore entra nella polvere. E 'un odore che non potrò mai dimenticare. Il ragazzo che di solito lavora con me lo chiama 'l’unto della gente' ".
Gruppo di Ricerca di Everett Ruess 1935
   Abbiamo preso una pausa per sedersi all'ombra e pranzare.  Maldonado pensò: "Guarda quel crepaccio. Non è un luogo probabilmente per seppellire qualcuno. Si potrebbe fare una giusta sepoltura molto più là, o là. "Indicò un paio di slot più ampi nella roccia Rimrock appena dietro di noi. "Egli può aver cercato di nascondere il corpo in fretta", Maldonado continuò. "Lo depone proprio lì, poi manovra intorno a lui. Ha dovuto seppellirlo prima del tramonto".
   E tutto ha un senso. Gli anni ‘30 sono stati un periodo davvero volatile sulla Riserva. Il governo aveva iniziato la riduzione all'ingrosso del bestiame, uccidendo migliaia di pecore e bovini dei Navajo. Stavano convincendo i loro bambini a frequentare le loro scuole. Ed ecco un ragazzo Navajo che è testimone di un omicidio. "Il tuo nonno… ", e Maldonado fece un cenno a Bellson," non vuole che i resti rimangano sdraiati per terra. Negli anni '30, se un uomo bianco veniva ucciso nella riserva, chiamavano fuori la cavalleria. Radunavano un po' di Navajos, sceglievano un sospetto, e lo chiudevano in carcere. Posso capire perché il tuo nonno avesse cercato di nascondere il ragazzo. E poi capisco perché non abbia detto a nessuno di questo per ben 37 anni ".
 
    Dopo il pranzo, Maldonado tornò al lavoro. Infine, verso il tardo pomeriggio, ci ritrovammo tutti seduti all'ombra di nuovo. L'archeologo abbassò la testa e si asciugò la fronte riflettendo in silenzio così a lungo che sembrava meditare. Infine ha parlato: "E' solo che non ha l'aspetto di una sepoltura Navajo. Chi altro vive in questa zona? "
   "Nessuno", ha detto Bellson.

   "Chi altri potrebbe essere stato sepolto qui?"
   Bellson scosse la testa. Aveva chiesto ai suoi vicini. Non ci sono state storie di tombe su questa parte del Comb Ridge. "Mamma e papà", la Bellson aggiunse, "ci avevano detto sempre detto di stare lontano da qui. Ma non ci hanno mai detto il perché ".
  "Secondo la politica della Navajo Nation", Maldonado ha detto, "noi dovremmo proteggere le tombe, sia dei nativi americani o no. Ma siamo anche obbligati a cercare di trovare i discendenti diretti se c'è un corpo non identificato". Si girò verso di me. "Chi è il parente con cui hai parlato?"

   "Brian Ruess. E’ il nipote di Everett, " gli ho risposto.

   "Chiedi a lui per avere un campione di DNA." Era ovvio che la decisione di Maldonado non gli era venuta facilmente. Si alzò, ed issato il suo marsupio. "Qui fuori" disse, "La tradizione orale Navajo è abbastanza precisa. Sulla base di tale tradizione, penso che ci sono buone probabilità che questo sia Everett Ruess ".
   Brian Ruess conferì con i suoi tre fratellastri. Essi convenirono di assecondare la richiesta di prelievo di un campione di DNA. Secondo Greenspan di Family Tree i nipoti di Everett (i suoi più stretti parenti viventi) erano troppo distanti geneticamente per produrre dei buoni risultati per un test del DNA mitocondriale.
   L'unica fonte utile era Waldo, ma il fratello maggiore di Everett era morto l'anno precedente. Alla fine, la sorella di Brian, Michele aveva accuratamente confezionato e spedito le spazzola per capelli preferita da Waldo, che la vedova aveva conservato dopo la sua morte. Ancora catturate nel pettine vi erano alcune ciocche di capelli di Waldo.
   Il 22 luglio Ron Maldonado era  tornato sul luogo della sepoltura con Denny Bellson e Child. Maldonado cominciò a scavare con lo massima cautela possibile. Nel frattempo, Child scoprì un manufatto che avevamo precedentemente trascurato. Alla rinfusa in una fessura di fronte alla crepa giaceva una monetina del 1912 che era stata trasformata in un bottone. La cosa colpi tutti e tre gli uomini dal momento che sembrava proprio una tipica reliquia Navajo  (le cinture di antiquariato Navajo fatte di dollari d'argento possono raggiungere prezzi elevati). Ma sapevamo anche che Ruess amava indossare gioielli indiani. In ogni caso, il bottone ci ha dato un terminus adquem: la sepoltura non avrebbe potuto avere luogo prima del 1912.
 
   Quasi subito, e con suo sollievo, a pochi centimetri sotto la superficie Maldonado si imbattè in due denti molari. Con grande cura rimossi e confezionati. E non ci sarebbero stati più altri scavi quel giorno.
   Appena tornato a Window Rock, Maldonado mi mandò una mail a proposito di un evento bizzarro che si era verificato appena gli uomini erano tornati alle camionette: Un dust bowl (una tromba d'aria di polvere) era iniziata in corrispondenza o vicino a me, spingendo violentemente la  polvere nella zona. Sembrava che volesse incontrare ciascuno di noi singolarmente e lentamente serpeggiava lungo la strada, persistente, apparentemente sembrava dissolversi e  morire, ma poi ricominciava.
   E 'tutto molto strano e sicuramente associato alla sepoltura”. Bellson dichiarò che “era Mister Ruess”. Queste cose sono associati con i morti e devono essere evitate a tutti i costi. E 'stata una giornata strana.

   Ci sono volute settimane per avere indietro i risultati del test del DNA. Infine, il 30 settembre Greenspan ha riferito che il DNA del dente molare era "di origine europea e non dei nativi americani." L’Intuizione di Maldonado fu convalidata, la tomba sul Comb Ridge non era una sepoltura Navajo.
Everett Ruess
   Ma successivamente Greenspan spiegò poi in una e-mail  che il DNA dalla spazzola per capelli non combaciava con quello estratto dai molari. Un ragazzo bianco, ma non Everett Ruess? Chi altro sarebbe stato lì nel 1930?
   Più tardi, al telefono, Greenspan mi ha ammesso he non era affatto contento del campione estratto dalla spazzola per capelli. Un test del DNA mitocondriale richiede una corrispondenza esatta, ma il DNA dai capelli di Waldo era "degradato", e potrebbe essere stato contaminato da altri. La lettura mitocondriale dal molare era affidabile, ma il test con la spazzola era ben lungi dall'essere conclusivo.
   Per quanto riguarda Maldonado, Hadenfeldt, Bellson ed io, la soluzione doveva ancora essere dimostrata.
   Ora che Greenspan aveva dimostrato le ossa che Bellson aveva scoperto erano di tipo caucasico, Maldonado aveva deciso di completare lo scavo nella speranza di venire in contatto con ulteriori indizi per svelare l'identità del giovane.
   A novembre sono stato a Boulder, in Colorado, a cena con il mio amico Steve Lekson, uno degli archeologi  del sud-ovest più brillanti che abbia mai incontrato. Ho informato Lekson circa la nostra ricerca a Comb Ridge. Non sapeva molto di Ruess, ma i suoi occhi si illuminarono. "Si può fare molto di più che il DNA," ha detto. "Un antropologo forense può dire un sacco di cose dalle ossa.  
   Che tipo di ossa hai? "Alla fine della serata, Lekson mi ha dato l'indirizzo e-mail di un collega alla University of Colorado.

   Dennis Van Gerven ignorò i miei primi due messaggi. In seguito ha ammesso che stava facendo del suo meglio per dare forza alle mie indagini, in quanto era solito essere bombardato da richieste di balordi che avevano visto troppi episodi di CSI. Il suo primo comunicato diceva infastidito che: "In breve, uno studio sulle ossa dal mio punto di vista sarebbe del tutto inutile"
   Ho insistito. «Non ci sarà qualche possibilità che lei possa vedere qualcosa che il test del DNA non può dirci?"
   Nel frattempo, su Internet avevo trovato la relazione di uno dei trionfi di Van Gerven's. Nel 2007 il professore ha condotto una squadra che ha riesumato un corpo in Kansas che era stato al centro di una disputa legale che risaleva al 1879. Quando lo scavo non ebbe buon gioco nel a recuperare sufficiente materiale sul DNA, Van Gerven aveva usato 47 frammenti di ossa e una tecnica chiamata sovrapposizione del volto al cadavere, che è stata a lungo considerato non identificabile. Leggendo la relazione, mi sono reso conto che Van Gerven era qualcosa di simile ad un genio forense.

   Lo martellai, mandandogli per e-mail un dettagliato resoconto di Everett Ruess e sui nostri sforzi a Comb Ridge. Lentamente, Van Gerven cominciò ad appassionarsi alla sfida. Entro la fine del mese, lui e il suo assistente, Paul Sandberg, erano pienamente coinvolti. Il 24 gennaio, dopo aver guidato da Boulder a Bluff, si sono uniti a Ron Maldonado e Vaughn Hadenfeldt nel luogo, dove il crepaccio fu scavato completamente.

   Pezzo dopo pezzo, gli antropologi recuperarono una costola, una vertebra, un alluce ed un dente dopo l'altro, hanno anche recuperato molti frammenti del cranio del giovane. Ogni osso è stata trattato delicatamente ed avvolto per il trasporto ad un laboratorio universitario. I soli oggetti che gli uomini avevano trovato erano state decine di perle di colore giallo, arancione, bianco e blu, fatte apparentemente di corallo o di conchiglia ed un bottone in metallo, con impressa la scritta "l’alpinista" parola curvata lungo il bordo sopra una "X" Abbiamo poi appreso che il bottone avrebbe potuto essere prodotto solo da uno dei tre produttori, che sono stati tutti fuori dal mercato dal 1936.
  Tornato a Boulder, il primo compito Van Gerven e Sandberg fu quello di stabilizzare i pezzi di osso molto fragile, soprattutto i frammenti di cranio. Molte delle ossa erano sbiancate dal sole ed erose dopo decenni di esposizione agli agenti atmosferici. Ma gli antropologi sono stati rincuorati da trovare, come Sandberg mi ha scritto a fine febbraio, che "tre frammenti del volto, due di loro con i denti ancora impiantati, erano strettamente integrati e protetti nel fango, e ciò consentì di avere una mandibola quasi completa. Sembra che un precedente tentativo di forzare il cranio dalla polvere [da parte dell'FBI] aveva lasciato gran parte del volto intatto sotto la superficie. "
  Fin dall'inizio, Van Gerven e Sandberg sono stati in grado di fare quello che si chiama un "profilo biologico" della vittima. "La forma del bacino ci ha detto che l'individuo era di sesso maschile", ha spiegato Sandberg. "Il grado di maturità dello sviluppo delle ossa ci ha detto che egli era di età compresa tra 19 e 22, e la misurazione del femore ci ha dato una stima della statura di circa 5 piedi e 8 pollici."
 
   I frammenti del volto sono stati fondamentali per ricostruire la fisionomia del cadavere. Unendo le ossa stabilizzate con argilla, gli scienziati hanno ricostruito minuziosamente i pezzi del cranio. Per il confronto, hanno avuto due dei ritratti splendidi Ruess che la suo amica, la famosa fotografa Dorothea Lange, aveva scattato nel 1933, uno di fronte, uno di profilo. Come Sandberg ha spiegato, "Utilizzando Adobe Photoshop CS, abbiamo mescolato le immagini di Ruess e le ossa insieme. Questa tecnica è ottima per escludere della persone escluse,  perché si può facilmente escludere la persona giusta a causa di distorsioni che emergono nella fotografia ".
   Quando i due uomini avevano iniziato il loro lavoro, Van Gerven mi ha avvertito, "sarei altrettanto felice di smentire la comparazione quanto di dimostrarla." Ma di giorno in giorno, diventò più animato. "Ho un ottimo feeling su questo", ha detto all'inizio di febbraio. Pochi giorni dopo: "Finora, non c'è niente che escluda".
   Infine, alla fine di febbraio, Van Gerven mi ha telefonato con il suo verdetto. "Tutte gli elementi di evidenza convergono," ha detto. "Questo ragazzo era di sesso maschile, ed Everett era maschio. Questo ragazzo era di circa 20 anni. Everett aveva 20 anni. Questo ragazzo era alto circa 8 piedi. Everett era alto 8 piedi.
   "Everett aveva alcune caratteristiche uniche del viso, tra cui una molto grande, il mento sporgente.   
    Questo ragazzo aveva le stesse caratteristiche. E le ossa corrispondono alle foto in ogni minimo dettaglio, persino per la spaziatura tra i denti. Le probabilità sono astronomicamente piccole che questa possa essere solo una coincidenza. "
   Van Gerven fece una pausa. "Mi piacerebbe portarlo in tribunale. Questo è Everett Ruess ".

   Siccome questa notizia andava alla stampa, un secondo test del DNA, confrontando ancora un altro molare dalla tomba con campioni di saliva di due nipoti e due nipotine di Ruess, fu fatto. Se c'è anche un 25 per cento che si sovrappongano nel corredo genetico il dente e la saliva, come Van Gerven spiegò, questo avrebbe definitivamente fatto concludere il caso.

   Nel frattempo, grazie alla brillante investigazione di Denny Bellson, un mistero che durava da 75 anni, e che centinaia di ricercatori hanno cercato di districare, sembrava finalmente che fosse stato risolto. Solo un pugno di avventurieri americani perduti americani del 20° secolo - Amelia Earhart tra loro, hanno suscitato tanta passione e speculazione. Ed oltre alla tomba, la storia coinvolgente di Aneth Nez, che ha tenuto segreta per la maggior parte  della sua vita, straordinariamente conferma la veridicità della tradizione orale Navajo.

   Ancora oggi, gli ultimi giorni di Ruess interrogano altri misteri. Cosa è successo dopo Davis Gulch? Come ha fatto il vagabondo, dopo aver esplorato per tutto l'inverno, ad arrivare a Chinle Wash? Cosa è andato storto quel giorno, quando gli Ute gli diedero la caccia e gli portarono via il suo sogno?

   Cosa stava cercando Everett Ruess ? E cosa ha trovato prima di morire?

   Nell'ultima lettera da lui inviata, da Escalante ‘ 11 novembre 1934, Everett scrisse a suo fratello Waldo ", in merito a quando farò visita all civiltà, non sarà certo presto, credo. Io non sono stanco della vita selvaggia. . . ".
   In attesa di conferma del DNA, Brian, Michele, e le loro due fratellastri hanno pianificato la disposizione finale delle ossa del loro zio. Essi non saranno restituiti al crepaccio sul Comb Ridge, perché se lo fossero, il sito sarebbe diventato inevitabilmente un pellegrinaggio santuario, come l'autobus arrugginito via nella tundra dell'Alaska in cui Chris McCandless è morto.

  Invece, Ruess sarà cremato, le sue ceneri sparse nelle acque dell'Oceano Pacifico nei pressi della casa dei Ruess, proprio come erano state quelle di Waldo nel 2007, e proprio come era stato per i suoi genitori in precedenza  dopo la loro morte in precedenza.
   Alla fine, il pio desiderio  di Daisy Johnson per il giovane girovago può essere superato.
   Alla fine Everett Ruess potrebbe tornare da dove è venuto. Perché là aveva una famiglia.
 
 
Aggiornamento
 

   La scoperta dello scheletro dell’ esploratore Everett Ruess rimane, come dettagliato nel numero di  maggio 2009 di ADVENTURE ("Finding Everett Ruess"), sembrava essere un colpo eccezionale. Un team di scienziati forensi aveva spiegato un caso notevole, supportato da un test del DNA che legava le ossa trovate nel deserto dello Utah all'esploratore scomparso da tempo, una icona del Sudovest americano. Ebbene, i risultati del DNA sono buoni soltanto quanto il processo che li ha prodotti, ed in questo caso specifico, un insieme di errori è riuscito a complicare, piuttosto che risolvere, un mistero che dura da 75 anni.

   Poiché Everett sparì nei pressi del fiume Escalante nel 1934, Ruess, un poeta ed artista di 20 anni, è diventato un culto in tutto il sud-ovest, famoso per i suoi viaggi in solitario in tutta la regione, dettagliati con una prosa rapsodica. La sua scomparsa si è trasformata in uno degli enigmi più duraturi nel sud-ovest, quella che innumerevoli appassionati hanno tentato, e spesso fallito, di risolvere.

   Una svolta apparente è arrivata nel 2008. In seguito ad una storia originariamente raccontata da un uomo Navajo di nome Aneth Nez, l’operaio edile Denny Bellson sì imbattè in uno scheletro a Comb Ridge nel sud-est dello Utah. L'ubicazione della tomba sembrava corrispondere storia di Nez, che ha raccontato l'assassinio di un giovane uomo bianco nel 1930. Bellson, insieme ad altri, si era convinto che le ossa dovevano appartenere a Ruess.
 
Spedizione a Rainbow Bridge 1933-1934
Prima che la storia di ADVENTURE fosse stata pubblicata, Dennis Van Gerven della University of Colorado aveva condotto una approfondita analisi forense, cercando la corrispondenza con una foto di Ruess fatta da Dorothea Lange attraverso una ricostruzione facciale modellata da frammenti di cranio dello scheletro e dei denti. Van Gerven ha concluso che vi è era una quasi perfetta corrispondenza. Per supportare i risultati, la famiglia Ruess chiese che l'analisi del DNA fosse eseguita da un collega di Van Gerven's, il genetista Kenneth Krauter.
   Krauter utilizzò una tecnologia chiamata Affymetrix GeneChip, che è riuscita a isolare e confrontare 600.000 markers ottenuti da una sezione trasversale del femore con la saliva di quattro nipoti di Everett. (Un test tipico forense confronta soli 18 marcatori). Dopo aver ricontrollato i risultati, il laboratorio li ha inviati a un laboratorio indipendente per la conferma. Alla fine, il DNA ha mostrato una sovrapposizione del 25 per cento, quella esatta correlazione si aspetterebbe tra uno zio ei suoi nipoti.
   "La combinazione di analisi forense e genetica lo rende un caso aperto e chiuso", ha detto Krauter scorso aprile. "Credo che sarebbe potuto essere ospitato fino in qualsiasi tribunale del paese." Le ossa sono state spedite alla famiglia Ruess, che aveva pianificato di spargere le ceneri sopra l'Oceano Pacifico.
  Ma i dubbi persistenti da parte dei curiosi hanno convinto la famiglia a fare un secondo test del DNA per confermare il risultato di Krauter's. Il laboratorio scelto dalla famiglia, era il laboratorio per l’identificazione DNA delle Forze Armate (Laboratorio AFDIL) nel Maryland, che ha una vasta esperienza nell'individuare i soldati caduti.
  Nel mese di ottobre 2009, AFDIL ha annunciato un risultato che lasciò tutti confusi: lo scheletro, non solo non era di Everett, come il laboratorio ha concluso, ma doveva essere quella di un nativo americano.
 

L’errore di calcolo
 
   Come può esserci un simile drastico errore ?  L'errore non è stato a causa di un lavoro mal fatto o di contaminazione del campione, ma piuttosto è il risultato della decisione di Krauter di utilizzare la tecnologia relativamente nuova in un modo non confermato in precedenza. La tecnologia Affymetrix GeneChip è ampiamente considerata una "golden standard” del settore per l'analisi del DNA, ma è ancora da provare per il campo forense. Krauter, che ha lavorato per caratterizzare campioni di DNA per più di 20 anni, ha visto il caso Ruess come un'opportunità per esplorare nuovi territori, ed è stato incoraggiato da Affymetrix a farlo. All'insaputa di Krauter e della sua squadra, tuttavia, il software Affymetrix è in grado di produrre una falsa lettura che Krauter chiama "rumore", quando quantità troppo piccole di DNA vengono utilizzate nei test.

   Questo è stato disturbante per due motivi. In retrospettiva, Krauter scoprì che sebbene la sua squadra aveva estratto relativamente poco DNA dal campione, il software Affymetrix aveva prodotto un risultato che sembrava essere legittimo per la identificazione del gene. Ancora più inquietante, quando il computer ha analizzato i campioni di ossa a fianco i dati della famiglia Ruess, esso, sulla base della revisione, sembrava influenzare i risultati a favore dei familiari dei Ruess, producendo una somiglianza parziale tra il rumore ed il DNA della famiglia ad una frequenza del 25 per cento, esattamente il valore previsto per la prova. "Ci siamo avvitati su noi stessi basandoci troppo sulla tecnologia", dice Krauter. "Fortunatamente, l'errore scoprì come una estrema sensibilità del metodo possa essere fuorviante se un ricercatore prende il risultato con il suo a valore nominale. Ci sarà sicuramente da ri-esaminare le modalità con cui il software può essere ottimizzato, e quando i metodi alternativi debbano essere usati. "
 

La caduta
 
  Van Gerven, che ha eseguito la ricostruzione facciale, è rimasto interdetto dai nuovi risultati. "Morirò nella mia tomba ancora convinto che non abbiamo potuto escludere questa corrispondenza basata sulle migliori evidenze anatomiche," disse. "Uno scheletro casuale è emerso, che solo per caso corrisponde per sesso, età e statura. Che in sé stesso è già notevole ".
   Il risultato di questa inversione sorprendente è che la famiglia Ruess ha restituito i resti alla Navajo Nation. Ron Maldonado, archeologo di vigilanza alla Nazione Navajo, si è occupato di riseppellire le ossa in un luogo sicuro e segreto.
   Anche quando ha annunciato che la famiglia ha accettato le nuove conclusioni, il nipote di Everett, Brian Ruess, confidò che credeva nella storia di Aneth Nez sul fatto di essere testimone dell'omicidio di un giovane uomo bianco a Chinle Wash.
   Brian è anche convinto che la storia molto più probabilmente dà una spiegazione della scomparsa di Everett  “E’ stato proprio così”, Brian rifletté, “Bellson aveva scoperto il corpo sbagliato”
 
   "Everett," Brian concluse, "semplicemente non vuole essere trovato."
 
 
 
 

 

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